Silvia Magnani

Disprassia orale: schede di valutazione

Con questo termine si intende la difficoltà che alcuni trovano nel compiere azioni con la bocca, nonostante non siano portatori di problematiche neurologiche o non abbiano malformazioni capaci di alterare in qualche modo la anatomia del distretto orale. E’ possibile distinguere una forma solo orale (il linguaggio è reso correttamente, la intelligibilità è buona) nella quale la difficoltà si manifesta soprattutto nella gestione del cibo (masticazione, triturazione, deglutizione) e una forma solo verbale, nella quale non vi sono difficoltà nell’alimentazione ma la bocca non è ugualmente in grado di compiere i movimenti adatti a produrre i fonemi del linguaggio. Le due forme sono spesso associate (si parla allora di disprassia oro-verbale) anche se la gravità dei sintomi può essere diversa in uno dei due aspetti

 

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