Siamo abituati a pensare che insegnare a parlare sia un compito al quale la madre, e la società con lei, assolve senza neppure averne coscienza. I nostri figli, avvolti dalle parole del quotidiano, piano piano trasformano la lallazione in elementi bisillabici e quelli...
Infanzia e adolescenza
I bambini con la bocca cieca
Esiste nell'ampio capitolo delle disfagie infantili un quadro di estremo interesse per le conseguenze che comporta nella scelta delle strategie riabilitative. Si tratta di quella particolare forma di disturbo che si esprime principalmente con una incapacità a mettere...
La voce bambina
Devo questa riflessione a mio figlio Guido che da piccolo era un urlatore irriducibile. Ho iniziato a occuparmi di disfonia in età pediatrica grazia a lui e sull'argomento ho scritto molto. In questo testo trovi appunti di fisiologica (non si può curare o educare...
Inappetenza come forma di ricatto
Mi accade spesso di valutare bambini con un sospetto diagnostico di disprassia orale. Il disturbo, in realtà più frequente di quanto si pensi, si esprime con una incapacità a gestire il cibo nella bocca, che può andare dall'inghiottirlo tal quale, senza prepararlo...
Cantare fa bene anche ai bimbi disfonici
Mi accade molto spesso che a inviare i bambini per una disfonia sospetta siano gli insegnanti di un coro di voci bianche o di educazione musicale curricolare scolastica. E' normale non accorgersi in famiglia Alla domanda se la voce ha subito nel tempo recente qualche...
Il bambino che non mangia
Il bambino inappetente o che accetta solo un ristretto numero di alimenti è spesso scorrettamente diagnosticato come anoressico. Col termine anoressia si intende una alimentazione estremamente ridotta non obbligatoriamente associata a una mancanza di attrazione o al...
Mamma, smetti di chiedermi “come si chiama”!
Esiste una grande differenza tra una lingua "d'affezione" e una lingua appresa in tempi successivi alla primissima infanzia. Quella che chiamiamo lingua madre non è solo un insieme di vocaboli, forme verbali, strutture sintattiche utilizzabili in una interazione...
AM il mantra della mamma
Quando cambiavo il pannolino ai miei figli neonati, nella condizione migliore per l'osservazione reciproca del viso, come tutte le mamme facevo loro lunghi discorsi: paroline, frasi, vocalizzazioni fantasiose ritmate o melodiche. Oltre a questo però, guardandoli,...
Parla come mangi
Da sempre ho visto nella produzione di autostimolazioni orali e laringee da parte del lattante l'origine del linguaggio. Sono convinta infatti che la comunicazione nasce da una radice profonda, autoerotica, dalla ricerca cioè innanzitutto del piacere per sé (nelle...
Lo sguardo della madre
"Puoi guardarmi, ora che mi hai guardato, e grazia e bellezza in me hai versato" scrive Giovanni della Croce nella sua versione del Cantico dei Cantici, riferendo a Dio ciò che è proprio della madre: guardare con amore il figlio e, distolto lo sguardo da lui,...
Principessa sarai tu!
Salviamo le nostre bambine dagli stereotipi, proteggiamole dall'ansia di piacere, di essere eleganti e gradevoli. Il mercato ha bisogno di donne consumiste che acquistino prodotti, che facciano prosperare un commercio basato sul desiderio di apparire piuttosto che...
Non esistono bambini pigri
Molti invii di bambini cattivi comunicatori sono rimandati per la convinzione che i piccoli, pur possedendo potenzialità linguistiche e fonoarticolatorie, non le mettano in pratica per una forma di pigrizia. Questa evenienza merita una riflessione puntuale per le...