La profezia che si avvera
La mamma mi guarda e mi dice "sono certa che non lo farà". Ho appena detto a una bimba di sei anni che dovrà impegnarsi anche a casa con gli esercizi per riuscire a pronunciare correttamente alcune consonanti. Niente di grave, un rotacismo e un sigmatismo in una...
Il Covid 19 ha bisogno di narrazioni
Nelle sere d'estate, quando passavo le vacanze da mia nonna nella casa che era stata dei suoi genitori, l'ascoltavo raccontare della sua famiglia. Avevo una sete sincera per le vite di chi mi aveva preceduto, per l'esistenza di quei morti che lei e la mia tata mi...
Cosa è la salute?
La falsa strada che stiamo percorrendo nell'occuparci della nostra salute è dovuta alla definizione che di essa viene data dall'OMS: " uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”. Si tratta di un'utopia della quale non ci accorgiamo perché essa definisce...
Fermarsi per ricominciare
L'anno scorso, in piena pandemia, nessun dispositivo di protezione trovabile sul mercato, con la paura di ammalarmi e la necessità di lavorare (obbligo morale? testardaggine etica?), le due colleghe con le quali avevo aperto 30 anni prima lo studio mi comunicavano che...
Lettera ai miei pazienti a un anno dall’inizio della pandemia
Per prima cosa vi abbraccio tutti. Anche se non è ciò che ci si aspetta da un medico, io, come voi, ho bisogno di ritrovare il contatto fisico e di esprime col corpo quella solidarietà della quale abbiamo bisogno e che le parole sono insufficienti a trasmettere. Da un...
Chi insegna e chi cura
Penso sia utile, per contribuire al dialogo sulla specificità di ruolo, un apporto autobiografico. Desidero testimoniare come il cammino di conoscenza non sia settoriale, così come quello di didattica. Il primo forma la persona, nelle sue molteplici caratteristiche,...
Nati per la musica
Sullo schermo passa un film, il nostro piccolino è seduto, spalle girate, sul tappeto, tutto intento a giocare con la tavoletta multiattività. All'improvviso dalla televisione esce una musica, appena udibile, quasi priva di melodia, Philip Glass, forse. Smette di...
Se a essere curato è chi ha più chances
La prossima pubblicazione del piano pandemico, del quale è trapelata una bozza, obbliga a riflettere sulla possibilità che le cure, in situazione di estrema emergenza, vengano riservate solo a chi ha le maggiori possibilità di giovarsene. Per non essere presi da uno...
La fragilità non è social
Una delle caratteristiche della comunicazione sui social è la presentazione di un'immagine di sé positiva. Le modalità possono essere molteplici: dalla fotografia studiata nei dettagli e preceduta da una seduta di trucco e parrucco, all'immagine con sfondo...
La didattica emozionale
Non c'è cosa che io sia riuscita a insegnare che non sia stata colorata dalle mie emozioni. A volte era la consapevolezza della bellezza delle tematiche a darmi felicità, altre era una intuizione che mi si materializzava nella mente per aver trovato una nuova...
La sofferenza del disartrico
La privazione maggiore che subisce un soggetto disartrico non è la perdita di intelligibilità dello speech ma la impossibilità di esprimere le proprie emozioni attraverso la parola. Il contenuto della comunicazione orale non si limita a ciò che potremmo anche scrivere...
Pensieri clinici sulla disprassia orale
Una delle mie competenze più richieste è la valutazione della disprassia orale, per questa ragione ho potuto costruirmi un bagaglio clinico da integrare alle conoscenze dalle quali sono partita. Quando intendo "clinico" intendo frutto di quel chinarmi sul paziente e...