Per muta paradossa si intende il mantenimento da parte della voce, nell’adolescente o nell’adulto, delle qualità percettive tipiche dell’infanzia, nonostante si sia completata la maturazione organica dell’organo vocale. Il paradosso sta proprio in questo: una voce bambina nel corpo di un adulto.
La muta paradossa, oltre che un sintomo di disagio nella sfera emotivo – relazionale, può, nel maschio, essere un fenomeno adattivo. I cambiamenti strutturali e dimensionali della laringe in età puberale sortiscono una inaffidabilità vocale, della quale l’incostanza di registro è il sintomo primario. A tale problematica il soggetto può sopperire con il sollevamento posturale del piano glottico, producendo così un’adduzione cordale non salda ma meno labile. Otterrà così una voce più acuta e schiarita timbricamente, quindi distante da ciò che ci si aspetta in un adulto, ancora abbastanza simile alla voce che il giovane aveva nell’infanzia. La voce, in ogni caso dotata di costanza di registro,anche se di qualità acuta, può non essere interpretata come patologica dalla famiglia e dallo stesso soggetto per anni e l’alterazione di postura glottica può stabilizzarsi, come abitudine fonatoria, in modo del tutto inconsapevole.