Ogni comunicazione possiede una pulsazione. Quella vocale è determinata dalla durata relativa dei periodi di produzione (lunghezza della frase) e dei momenti di silenzio (pause di rifornimento respiratorio) di ciascun parlante. Chi ci ascolta viene facilitato nel comprenderci se produciamo frasi non troppo prolungate e se le intervalliamo con silenzi di circa due secondi, l’esatto tempo che ci occorre per inspirare correttamente. Nei momenti che riserviamo alla inspirazione, l’interlocutore può segnalare il desiderio di parlare a sua volta (basta un’inspirazione sonorizzata, un cambio di postura, uno sguardo), inducendoci a tacere e a passare il turno produttivo.
Questa doppia oscillazione: all’interno del discorso del singolo e, nella interazione, tra i due interlocutori, costituisce il ritmo binario della comunicazione, sulla quale si struttura una buona relazione.