Il momento del parto è la conclusione fisiologica di un cammino vissuto insieme dalla mamma e dal bambino. Vivere serenamente questa esperienza e farla propria è un importante arricchimento per la relazione.
Per questa ragione è utile informarsi sulle strutture che, pur garantendo sicurezza, dimostrino una sensibilità speciale alle esigenze del bambino. Un operatore attento sa infatti cogliere non solo i rischi, connessi all’evento, ma anche le profonde valenze di induttore/stabilizzatore di legame che il parto stesso porta con sé.
Proviamo a immaginare, con l’aiuto della tebella che segue, quale esperienza aspetta chi viene alla luce.
Il parto e l’immediato periodo post-partum visto dal bambino
la situazione del bambino | come rispettare le sue necessità |
proviene da un ambiente avvolgente e contenitivo, a temperatura costante, tutta la superficie del suo corpo era sollecitata dall’abbraccio uterino | necessita di un abbraccio immediato e rassicurante, a contatto con un corpo caldo |
è abituato da tempo ai rumori, che ha sentito però filtrati dall’ambiente interno della madre | meglio utilizzare in sala parto un tono di voce e un’intensità da conversazione, limitare i rumori troppo intensi e violenti; il silenzio forzato sarebbe una innaturale accoglienza |
necessita di essere “strigliato” e leccato[1] | le contrazioni del parto possono svolgere questa importante funzione, stimolando la vitalità del piccolo |
nasce già con la capacità di cogliere le immagini, | la luce in sala parto deve essere accesa, ma non accecante: un mondo privo di colori contraddice la presenza di un apparato visivo in grado già di essere efficiente |
può mettere a fuoco le immagini a una distanza di 10-20 cm | tra le braccia della madre può da subito puntare la propria attenzione visiva sul suo volto, coglierne il sorriso, esserne confortato |
presenta il riflesso di rotazione del capo in risposta alla stimolazione della guancia | la presenza del corpo materno, nel quale il bambino è contenuto con l’abbraccio, facilita il contatto spontaneo con il seno, indirizzando il capo alla ricerca del capezzolo |
presenta il riflesso del morso in risposta alla stimolazione delle labbra | il capezzolo è già di dimensioni importanti, anche se non abbastanza protruso; il succhiamento precoce ne facilita il successivo adattamento morfologico e permette la fuoriuscita del colostro |
è in grado di apprezzare il sapore dolce, la sua bocca è sensibile alle variazioni di temperatura | la prima sensazione, dopo la nascita è gradevole e consolatoria : latte dolce e tiepido |
l’interno della sua bocca è particolarmente sensibile alle stimolazioni tattili | il contatto col capezzolo materno è, già da solo, fonte di sensazioni positive; il nutrimento che da esso deriva diviene sinonimo di piacere e conforto |
possiede labbra robuste e “prensili”, in grado cioè di afferrare e mantenere la presa | le labbra sono già pronte per una suzione vigorosa |
necessità di un periodo di riposo per rielaborare delle nuove sensazioni | la presenza dell’abbraccio materno, che ricorda il ventre contenitore, associato alla suzione e al sapore dei primi liquidi dal seno, permette l’associazione tra sensazioni note e nuove esperienze con integrazione di queste ultime all’interno di un vissuto positivo |
il neonato non è mai “stato solo” | è meglio che il bambino stia in prossimità della madre anche nel periodo tra le poppate, per rendere più facile la loro comunicazione: la madre riconosce e risponde in tempi brevi a ogni esigenza del piccolo |
Vantaggi materni di un parto ben condotto:
- l’abbraccio ravvicinato e il contatto oculare permette il controllo visivo del piccolo (tutto intero e sano), sciogliendo la preoccupazione, che accompagna la gravidanza, relativa alla salute del piccolo;
- la stimolazione precoce del capezzolo facilita la montata lattea;
- le manovre di succhiamento stimolano la produzione di ossitocina, ormone in grado di far contrarre l’utero, con facilitazione dell’espulsione placentare e contenimento dell’emorragia;
- l’ossitocina prodotta ha azione di pompa sui dotti galattofori, stimola cioè il transito del colostro e del latte dall’interno della ghiandola al capezzolo.
[1] Tutti i cuccioli di mammiferi vengono vigorosamente leccati e manipolati appena dopo la nascita, le stimolazioni cutanee energiche sono necessarie per la loro permanenza in vita. Che sia questo il vantaggio per il piccolo del travaglio di parto?