La privazione maggiore che subisce un soggetto disartrico non è la perdita di intelligibilità dello speech ma la impossibilità di esprimere le proprie emozioni attraverso la parola. Il contenuto della comunicazione orale non si limita a ciò che potremmo anche scrivere...
linguaggio
Insegnare a parlare, insegnare a tacere
Siamo abituati a pensare che insegnare a parlare sia un compito al quale la madre, e la società con lei, assolve senza neppure averne coscienza. I nostri figli, avvolti dalle parole del quotidiano, piano piano trasformano la lallazione in elementi bisillabici e quelli...
Mamma, smetti di chiedermi “come si chiama”!
Esiste una grande differenza tra una lingua "d'affezione" e una lingua appresa in tempi successivi alla primissima infanzia. Quella che chiamiamo lingua madre non è solo un insieme di vocaboli, forme verbali, strutture sintattiche utilizzabili in una interazione...
Non esistono bambini pigri
Molti invii di bambini cattivi comunicatori sono rimandati per la convinzione che i piccoli, pur possedendo potenzialità linguistiche e fonoarticolatorie, non le mettano in pratica per una forma di pigrizia. Questa evenienza merita una riflessione puntuale per le...
La leggenda dei “bambini che non sono pronti per la logopedia”
Molte volte, quando come foniatri raccogliamo l’anamnesi di un bimbo che giunge per una valutazione in ritardo di linguaggio, ci sentiamo dire che il piccolo, magari di due o tre anni, non è stato ancora appoggiato in terapia logopedica perché giudicato “non pronto”....
se tuo figlio balbetta
E' normale che un piccolo che stia imparando a parlare "per frasi" incontri delle difficoltà. La parola non arriva subito alle labbra, compre qualche ripetizione di sillaba, qualche vocale viene prolungata. La diversa abilità nell'elaborare il pensiero e nel dargli...